Milan, lavoro speciale per Origi per riconquistare Pioli

MILANO – Corsi privati dal professore Stefano Pioli. La sosta sta permettendo a Divock Origi di avere quotidianamente allenamenti quasi individuali, considerando il numero altissimo di assenti con le varie nazionali, per cercare di migliorare ed essere una carta in più per il finale di stagione del Milan. Il tecnico rossonero sta portando avanti esercitazioni quotidiane senza quasi tutti gli attaccanti in rosa, convocati da ogni parte del mondo. Con l’assenza di Ibrahimovic, Leao, Giroud e De Ketelaere, oltre Messias per infortunio, ne potrà approfittare Origi che a Milanello ha già avuto una settimana di allenamenti a disposizione e ne farà un’altra prima della sfida contro il Napoli il 2 aprile. 

Aspettative e rendimento

Difficilmente sarà titolare allo stadio Maradona nella super sfida contro i partenopei, ma l’opportunità di poter lavorare con calma a Carnago insieme a Pioli può essere un fattore positivo per il belga, che fino ad ora ha deluso le aspettative. In estate era arrivato con l’idea di essere il titolare, o di alternarsi a Giroud, invece a causa di tanti problemi fisici e di stop muscolari, è retrocesso nelle gerarchie dell’attacco e ha contribuito poco alla stagione del Milan. Nelle ultime gare addirittura è stato scavalcato anche da Zlatan Ibrahimovic che a Udine è partito titolare nonostante i 41 anni e le solite difficoltà atletiche dopo un’assenza di otto mesi. In autunno quando aveva trovato il gol contro il Monza sembrava rinato poi di nuovo i guai fisici lo hanno frenato e questo è stato il più grande nemico di Origi 

Più coinvolto

Divock ha in mente di lottare per ottenere più spazio, il Milan lo vorrebbe più convinto in campo. In 19 presenze in campionato ha collezionato solo due gol e un assist, mentre in Europa è stato schierato da Pioli in cinque partite senza mai lasciare il segno. Se viene aggiunta anche la presenza in Supercoppa italiana, al Milan è stato impiegato 25 volte ma raramente ha convinto. E da un giocatore dalla sua esperienza il Milan si aspettava di più. A Liverpool era considerato come un uomo spogliatoio e un giocatore decisivo, e la doppietta in Champions contro il Barcellona resta storica. Mentre in Italia deve ancora trovare la sua dimensione.

Il futuro da decidere

Origi potrà approfittare della sosta per migliorare atleticamente e tatticamente, provare ad essere il jolly del Milan in questo finale di stagione, ma se non dovesse riuscirci allora la dirigenza potrebbe effettuare riflessioni sul futuro del belga. L’arrivo a parametro zero dal Liverpool permetterebbe al Milan di registrare una plusvalenza qualora venisse ceduto in estate. Ma sono valutazioni che Maldini e Massara faranno solamente a maggio quando si traccerà un bilancio dell’intero reparto offensivo. D’altronde insieme ad Origi sarà valutato il rinnovo di Olivier Giroud, vicino alla firma e accordo raggiunto da tempo, mentre Zlatan Ibrahimovic non ha intenzione di smettere. In merito allo svedese il Milan avrà un colloquio a fine anno per decidere insieme se proseguire un’altra stagione o interrompere. Moltissimo dipenderà dalle condizioni fisiche del 41enne svedese.  

Pioli: "Ora è tutto possibile"

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